L’articolo offre una prospettiva epistemologica del principio di sussidiarietà. L’autore analizza il contributo epistemologico di Friedrich von Hayek sulla dispersione della conoscenza, mostrando come tra i principali risultati ottenuti dalla moderna epistemologia delle scienze sociali riconosciamo la consapevolezza che la competizione delle idee, dei desideri, dei progetti produce un ordine rispetto alle incalcolabili circostanze della vita reale che, nella sua complessità, non sarebbe accessibile ad alcuna persona e ad alcuna istituzione. Ne consegue che la questione rilevante relativa alla decisione pubblica non risiede nella discussione se pianificare o meno, bensì se la pianificazione debba essere effettuata da un’autorità centrale oppure debba essere condivisa da una pluralità di individui e “enti concorrenti”. È questo il paradigma della sussidiarietà, che comporta la massima responsabilità personale e un crescente grado di impegno civile delle persone (status publicus), piuttosto che l’ampliamento dell’apparato statale (status rei publicae).
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