L’autore in dialogo virtuale e trasversale con diverse posizioni, riflette su come affermare nell’ambiente dell’IA l’unicità e irriducibilità della dignità della persona, nel tentativo di trovare un modo etico-istituzionale per affermare nell’ambito dell’infosfera ciò che “al di fuori di essa” è la realtà della persona come coscienza incarnata. Di fronte allo sviluppo dell’IA abbiamo bisogno „niente di meno che di un’antropologia filosofica in linea coi nostri tempi, ovvero, una comprensione filosofica della natura umana che sia adeguata all’era digitale e alle nostre società dell’informazione”.
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